4.2.07

C’è questo tipo che si chiama
Joe che sta girando per la città
come se non avesse una meta.

Il fatto è che poco prima lui ha
trovato la sua donna insieme ad
un altro e adesso la sta cercando
tenendo in mano una pistola.

Finchè la trova e le spara.
Così si rende conto di avere
un grosso guaio e decide ci
scappare verso il Messico,
perché li non impiccano nessuno.

Il problema secondo
me è che Joe
sotto sotto non è per
niente cattivo.

Per quanto ne ho
capito, più che uno
di quelli che hanno
rovinato il mondo
lui è una vittima,
un prodotto
della società.

Joe non esiste, Joe è quella
parte di noi che viene fuori
quando la vita è ingiusta.

di Daniele Carrer

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' dura la vita dell'artista. Sono in un attimo che ho già passato altre mille volte e so che il pensiero di mollare tutto svanirà presto. E' solo una questione di reazioni chimiche dentro al cervello, al prossimo risveglio magari sarà tutto finito.

Anonimo ha detto...

...tanto triste... Joe non e' il nome adatto... dimentica la pistola... lascia che la rabbia ti esploda dentro e tu non far niente... solo osserva...